I disagi dei trentenni alle prese con donne sempre più esigenti ed autoritarie, e l'hobby del 'fai da te', che è diventata una vera e propria mania per l'italiano medio, sono alcuni temi del nuovo spettacolo di Fabian Grutt, l'attore e comico napoletano in scena sabato 4 marzo 2006 ore 21.30, all'AC Stage in Via M.Gaetano Capocci 22 (Largo Somalia) a Roma.
"Ho scritto cose che fanno parte della mia vita, situazioni che mi danno fastidio, come il pezzo sul bricolage - afferma Fabian - che parla dei rumori di trapani e martelli che mi svegliano la domenica mattina". Da qui è nato lo sketch 'L'Italiano adda'muntà" ed altri come "La lascita" in cui il comico descrive in maniera tragi-comica la fine di un amore.
Ma lui non porta sul palcoscenico la classica immagine del napoletano chiassoso e ribelle; Il linguaggio di Fabian è una fusione tra il napoletano e l'italiano. Il comico ha 'italianizzato' il dialetto napoletano, lasciando senza traduzione le battute salienti dello spettacolo.
Troppo spesso paragonato a Massimo Troisi, per l'indolenza espressiva e gestuale e la lentezza nei movimenti, Fabian sostiene di non essere un imitatore e di portare in scena sé stesso. La pigrizia è un tratto distintivo del trentenne che ha fatto una lunga gavetta, partendo a diciassette anni dai villaggi turistici, attraverso il comico Ficarra, è approdato al teatro napoletano e romano con il duo Bonus Malus (1997), a fianco del cugino Alessandro Grutt, fino al successo "Il figlio di Pulcinella" l'atto unico di Eduardo De Filippo all'Anfitrione di Roma (2004). Fabian esordisce nel cinema con una piccola parte nel film "Nati stanchi" di Ficarra e Picone. Poi torna al teatro e sceglie il cabaret. Partecipa a numerosi festival di cabaret, a Grottammare, Lanciano, ed a Roma vince il primo premio al Comix 2003 e nel 2005 al festival di Benevento "Mi faccia ridere". Fabian Grutt è uno dei comici del Laboratorio "Cabarettiamoci" di Enzo Prisciandaro (www.giovanitalenti.com), condotto tutti i mercoledì alle 21 da Sergio Giuffrida e Shara Guandalini all'AC Stage di Paolo Vitelli e dove sabato debutterà con l'esilarante spettacolo sui trentenni catapultati nell'era tecnologica. Info e prenotazioni 06 86383883
"Ho scritto cose che fanno parte della mia vita, situazioni che mi danno fastidio, come il pezzo sul bricolage - afferma Fabian - che parla dei rumori di trapani e martelli che mi svegliano la domenica mattina". Da qui è nato lo sketch 'L'Italiano adda'muntà" ed altri come "La lascita" in cui il comico descrive in maniera tragi-comica la fine di un amore.
Ma lui non porta sul palcoscenico la classica immagine del napoletano chiassoso e ribelle; Il linguaggio di Fabian è una fusione tra il napoletano e l'italiano. Il comico ha 'italianizzato' il dialetto napoletano, lasciando senza traduzione le battute salienti dello spettacolo.
Troppo spesso paragonato a Massimo Troisi, per l'indolenza espressiva e gestuale e la lentezza nei movimenti, Fabian sostiene di non essere un imitatore e di portare in scena sé stesso. La pigrizia è un tratto distintivo del trentenne che ha fatto una lunga gavetta, partendo a diciassette anni dai villaggi turistici, attraverso il comico Ficarra, è approdato al teatro napoletano e romano con il duo Bonus Malus (1997), a fianco del cugino Alessandro Grutt, fino al successo "Il figlio di Pulcinella" l'atto unico di Eduardo De Filippo all'Anfitrione di Roma (2004). Fabian esordisce nel cinema con una piccola parte nel film "Nati stanchi" di Ficarra e Picone. Poi torna al teatro e sceglie il cabaret. Partecipa a numerosi festival di cabaret, a Grottammare, Lanciano, ed a Roma vince il primo premio al Comix 2003 e nel 2005 al festival di Benevento "Mi faccia ridere". Fabian Grutt è uno dei comici del Laboratorio "Cabarettiamoci" di Enzo Prisciandaro (www.giovanitalenti.com), condotto tutti i mercoledì alle 21 da Sergio Giuffrida e Shara Guandalini all'AC Stage di Paolo Vitelli e dove sabato debutterà con l'esilarante spettacolo sui trentenni catapultati nell'era tecnologica. Info e prenotazioni 06 86383883